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Perché, caro Grillo, dici di voler far pagare le tasse, quando sai bene che non vanno assolutamente pagate ma abolite, visto che non sono altro che una conseguenza del signoraggio, sicché possono essere abolite semplicemente nazionalizzando le banche centrali?E perché non parli dell’eliminazione dell’anatocismo, delle commissioni di massimo scoperto e dell’accredito tardivo dei versamenti, che sposterebbe dalle tasche delle banche a quelle della società un paio di miliardi di euro al giorno?Stai cioè facendo credere alle banche di essere filo-bancario per farti sostenere e attaccarle dopo le elezioni, o sei davvero filo-bancario e stai cercando, per conto delle banche, di far deragliare il cambiamento sul binario morto della «rivoluzione per non cambiare» in atto dal 10.5.1985, giorno in cui pubblicai la Lettera di dimissioni di un avvocato della CGIL dal sindacato e dal PCI ?
Nel 94 commisi l’errore di pensare fosse possibile appropriarsi del ‘contenitore vuoto’ creato da Berluschino, e lo attaccai solo dopo due anni e mezzo. Questa volta, se non prenderai posizione contro le banche, farò di tutto per evidenziarlo un istante dopo sia ai tuoi che a quella parte dell’opinione pubblica che non ti vota, perché nell’ambito delle tue folle manca qualcuno: l’avvocatura e la magistratura: le fasce sociali più colpevoli, ma anche quelle senza le quali il cambiamento – che deve essere innanzitutto giuridico e culturale – non si può fare.
Alfonso Luigi Marra